Residenze alla Casa 2023

una casa abitata

Attraverso un bando, la Regione Emilia-Romagna ha selezionato il Teatro Due Mondi per il triennio 2022-2024 come uno dei cinque progetti di Residenze per Artisti nei Territori. Nella selezione si è valutato, in particolare, il profilo qualitativo del soggetto proponente e delle figure professionali coinvolte, il progetto di accompagnamento artistico e la capacità di sviluppare azioni innovative con altri progetti di residenza, oltre che partenariati e reti progettuali per l’inserimento e l’accompagnamento degli artisti o delle compagini in residenza, nel contesto del sistema territoriale e nazionale dello spettacolo. Le residenze artistiche, riconosciute dal 2014 dal Ministero della Cultura, che le sostiene attraverso un cofinanziamento Stato-Regione, sono luoghi di creazione e di sperimentazione, che favoriscono la mobilità degli artisti e quindi il rinnovamento dei processi creativi, importanti per il teatro, la danza e la scena contemporanea e funzionali al ricambio generazionale.

PROGETTO RESIDENZE PER ARTISTI NEI TERRITORI 2023

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Il Teatro Due Mondi è socio dell’Associazione Scenario dal 2000 ed è quindi impegnato in un lavoro di rete nazionale nel collaborare alla individuazione e promozione di artisti appartenenti alle nuove generazioni, sulla base di questa appartenenza dal 2018 abbiamo stretto un patto con il Premio Scenario per sostenere, attraverso le Residenze alla Casa del Teatro, tre formazioni finaliste indicate dai Soci dell’Associazione (tra cui ovviamente anche noi).
Dal 1987, anno della sua fondazione, il Premio Scenario si impone come anomalia nel panorama teatrale, basandosi sul supporto e l’impegno dei soci promotori – tutte compagnie e teatri di innovazione – dimostrando, non senza impedimenti, che promuovere dal basso il teatro “giovane” è possibile, pur tra mille difficoltà.
Il nostro progetto vuole continuare a impegnarsi a sostegno del Premio Scenario per il triennio 2022-2024 supportando annualmente tre formazioni teatrali under 35 emerse dal Premio Scenario (da individuare di concerto con l’Associazione Scenario) offrendo loro opportunità di residenza artistica presso la sede del Teatro Due Mondi – la Casa del Teatro- per la durata di quindici giorni per ciascuna formazione, nel quadro del completamento creativo dei rispettivi spettacoli.

Il Premio Scenario ha una cadenza annuale, il 2023 è dedicato al Premio Scenario (drammaturgia contemporanea e teatro civile) e così sarà negli anni successivi, in alternanza.
Essendo noi Soci dell’Associazione Scenario, e essendo in grado di monitorare i nuovi artisti under 35 che partecipano ai Bandi proposti dell’Associazione, abbiamo sperimentato che fare parte di questo osservatorio privilegiato ci permette di proporre un progetto (sperimentato e verificato negli esiti e nelle modalità) che va a riempire di contenuti la nostra proposta di Residenza e nello stesso tempo rafforza la forza di supporto del Premio alle nuove generazioni.
La naturale vocazione del Premio Scenario è quella di selezionare, premiare e supportare PROGETTI, non spettacoli compiuti: progetti che hanno la caratteristica di poter spaziare tra diverse disciplini artistiche e di essere innovativi e alla ricerca di nuovi linguaggi.
I giovani che affrontano la produzione di uno spettacolo hanno sempre più bisogno sia di spazi di lavoro, di locali attrezzati dal punto di vista tecnico che di relazioni con professionisti esperti, maestri e tutor che abbiano a cuore la nascita del nuovo.
Ogni artista ospitato avrà, prima di realizzare la Residenza, un incontro approfondito con il direttore artistico e regista del Teatro Due Mondi, Alberto Grilli, che da quel momento assumerà il ruolo di tutor.
In questo incontro preliminare verrà stilato un piano di lavoro, un patto di collaborazione e tutoraggio che dipenderà dalle esigenze e dalle aspettative dell’artista ospitato.
L’accompagnamento prenderà quindi la forma che più risulterà utile al progetto, e potrà dotarsi di tutte le competenze e professionalità che il TDM mette a disposizione sia con i propri locali e la propria attrezzatura tecnica, sia col proprio personale.

Nel precedente triennio 2018/20 (a cui si è aggiunto il 2021 come anno ponte) abbiamo sviluppato la relazione con gli altri Titolari di Residenza della Regione Emilia-Romagna. Questo attento e proficuo confronto ci ha portato a realizzare un video collettivo che racconta le diverse esperienze sui territori, ma soprattutto ci ha portato a redigere un progetto comune per il prossimo triennio, un primo esempio Nazionale di percorso triennale comune e condiviso. Il titolo del progetto è: Epifania delle Residenze Sette Residenze Capitali, Progetto triennale dei titolari di residenza dell’Emilia-Romagna 2022/2024

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Questi gli artisti che ospitiamo alla Casa del Teatro proseguendo un felice rapporto di collaborazione con Associazione Scenario: dal 1 al 9 ottobre e dal 5 al 10 novembre Valentina Dal Mas con LUISA (vincitore Premio Scenario Periferie 2023), dall’11 al 25 novembre Leonardo Tomasi con ANONIMASEQUESTRI (vincitore Premio Scenario 2023), dal 4 al 18 dicembre Pietro Giannini con LA COSTANZA DELLA MIA VITA (segnalazione speciale Premio Scenario 2023).
Al termine dei periodi di residenza verranno organizzate due restituzioni pubbliche in orario mattutino con classi di ragazzi degli Istituti Superiori.
Gli incontri successivi alla visione della restituzione, coordinati da Alberto Grilli, direttore artistico del Teatro Due Mondi, presenteranno agli studenti le compagnie in Residenza, evidenziando il ruolo di tutoraggio e di accompagnamento che la Residenza avrà avuto sull’esito finale realizzato.

Un nuovo progetto accompagna il nostro impegno nel triennio 2022/24: EPIFANIA DELLE RESIDENZE Residenza dello spettatore

Domenica 5 novembre, dopo l’incontro svoltosi il 14 maggio, proseguiamo col progetto Residenza dello Spettatore, un’occasione di confronto, riflessione, elaborazione riservata agli spettatori, strutturata sulla falsariga delle residenze creative degli artisti. Un percorso originale e sperimentale, diverso da quelli abituali del coinvolgimento del pubblico. L’incontro è aperto a tutte e tutti e gratuito, previa iscrizione..

Se il teatro è il luogo dove l’azione dell’attore incontra lo sguardo dello spettatore, in una relazione concettualmente “alla pari”, possiamo offrire anche a chi osserva la scena uno spazio-tempo in cui elaborare il proprio esserci, da spettatore: nella centralità, nella responsabilità e nella creatività dell’essere spettatore, senza cambiare il suo statuto di ‘semplice’ osservatore. Ecco allora la “residenza dello spettatore”, un’occasione di confronto, riflessione, elaborazione riservata agli spettatori, strutturata sulla falsariga delle residenze creative degli artisti. Un percorso originale e sperimentale, diverso da quelli abituali del coinvolgimento del pubblico. Qui gli spettatori rielaborano autonomamente il loro essere spettatori, alla ricerca di una propria (ri)definizione o semplicemente alla scoperta di altri spettatori e altri modi di essere tali.


Residenze per Artisti nei Territori

Valentina Dal Mas

1 – 9 ottobre 2023 / 5 – 10 novembre 2023

Residenza Artistica per LUISA

Progetto Residenze per Artisti nei Territori realizzato con il contributo di MIC, Regione Emilia Romagna, Teatro Due Mondi.

Vincitore Premio Scenario Periferie 2023

 

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Motivazione della Giuria

Un corpo fragile attraversato da una danza che diventa grammatica del gesto in dialogo con lo spazio. La trascrizione coreografica intreccia segni, parole e suoni dando vita a una danza che è spazio emotivo: Valentina Dal Mas dimostra una straordinaria capacità di tradurre l’emozione in movimenti puntuali, restituendo una precisa coreografia evocativa e ricreando un rapporto con lo spazio che viene anche animato da una partitura sonora corporea.
Sonorità dirompenti sottolineano l’esplosione del movimento, in un oscillare poetico tra intimità e pulsione vitale. Una drammaturgia sensoriale complessa, alimentata da incontri nati in contesti di cura trascritti in forma poetica, diviene l’intreccio di un tessuto emotivo che scuote gli sguardi, accarezzando l’aria. Una dolce e commovente rappresentazione della fragilità e della solitudine, di cui Luisa e Valentina si fanno preziose custodi.

 

LUISA

di e con Valentina Dal Mas
tecnica Angela Marangon

Descrizione del progetto

Luisa nasce da un incontro con una donna di nome Luisa, conosciuta presso la Primula di Valdagno, cooperativa sociale che opera “al recupero globale di persone in qualunque modo emarginate”. Luisa cuce. Per non sfilacciarsi lontana dal mondo. Cuce le sue guance rosse ai suoi occhi timidi, birichini e intensi allo stesso tempo.
Cuce per non perdere il filo, della sua vita. Cuce i frammenti di sé, li partorisce nell’aria che la circonda attraverso parole e danze che si defilano a passi levati dalla logica e da un senso lineare del tempo, si appoggiano all’andamento del Big Bang, della sospensione del respiro, dello zigzagare di una stella all’interno di una costellazione, dei mulini a vento. Oscillando tra un andamento e l’altro, Luisa può lambire i confini della sua Terra Promessa dove “vede ciò che è possibile vedere solo quando gli occhi le si inumidiscono un po’”. Entra battagliera nella sua Terra Promessa come la Libertà che guida il popolo di Delacroix.
Luisa guida gli esseri umani spiccatamente fragili come lei, anzi, no, gli esseri umani tutti tutti. Come Delacroix aveva riunito nel suo dipinto persone di ogni età e classe sociale, così Luisa crea attorno a sé un’adunanza di sfumature umane, sempre cangianti e dissonanti nel loro divenire. Ma Luisa non sguaina verso il cielo la bandiera di una nazione, fa svettare in aria una rosa, perché, prendendo in prestito le parole dello psichiatra Franco Rotelli, “mancano cinquemila rose, perché tante ne abbiamo messe ma altrettante ne avevamo in più promesse!”.

 

Valentina Dal Mas è danzatrice e attrice per la Compagnia Abbondanza/Bertoni dal 2014 e per La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale dal 2016. Nel 2017 vince il Premio Scenario infanzia con lo spettacolo Da dove guardi il mondo? Espande la sua professione all’ambito socio-educativo e ai contesti di cura.

La foto è di Malì Erotico

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Restituzioni pubbliche:

mercoledì 8 novembre ore 20
venerdì 10 novembre ore 9.30

Residenze per Artisti nei Territori

Leonardo Tomasi

11-25 novembre 2023

Residenza Artistica per ANONIMASEQUESTRI

Progetto Residenze per Artisti nei Territori realizzato con il contributo di MIC, Regione Emilia Romagna, Teatro Due Mondi.

Vincitore Premio Scenario 2023

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Motivazione della Giuria

L’identità come groviglio, corpo-a-corpo delle persone con vocabolari, geografie, immaginari, personaggi iconici, tic lessicali e chilometri e chilometri di mare, terra e luoghi comuni.
Per dipanare e ritessere compulsivamente questo groviglio, anonimasequestri evita di battere le strade del folklore e della reminiscenza, intersecando invece diversi piani di realtà, livelli di presentazione e rappresentazione, meccanismi metateatrali che portano a continui slittamenti – il tutto mettendo in campo una relazione col pubblico che è qui e ora, frontale, diretta, ma anche narrata, evocata, popolata di personaggi improbabili e delimitata da sollecitazioni video in continuo rimbalzo fra presa diretta e archivio.

II gruppo di lavoro costruito attorno a Leonardo Tomasi e alla dramaturg Sonia Soro, ci propone un percorso di scrittura scenica stratificato eppure comunicativo, una grammatica teatrale articolata eppure immediata e accessibile, una ricerca teatrale personale che ci spiazza senza per questo respingerci. Il gioco è serio e feroce, i componenti del gruppo dosano leggerezza e profondità, usano l’ironia non come scorciatoia verso la platea o come posizionamento cinico e consolatorio, ma piuttosto come mezzo di distacco analitico, come innesco di una risata cognitiva, quella che ride domandandosi cosa c’è da ridere: osservandoli non abbiamo modo di capire se per loro la sardità è appartenenza, trauma, orgoglio, vergogna, nevrosi o tutte queste cose e molte altre insieme.
E così l’insularità, il senso di separazione e isolamento, la condizione di chi si sente inascoltato e distanziato, si fanno universali, lo stereotipo si rovescia in un ordigno da far esplodere da dentro, proprio come esplode una risata o un urlo o uno sparo, e il comico si rivela per quello che dovrebbe essere: un tragico raffreddato.

 

ANONIMASEQUESTRI

un sequestro organizzato da Leonardo Tomasi
con Federico Giaime Nonnis, Daniele Podda, Leonardo Tomasi e un ostaggio
dramaturg Sonia Soro
consulenza linguistica Francesco Cappai

 

Nella Sardegna degli stereotipi e delle cartoline, due giovani ragazzi passano le giornate di provino in provino, per guadagnare qualche spicciolo fra corti in proto-sardo e fiction sui banditi. Ispirati da un contorto senso identitario, i due organizzano dei finti sequestri di persona. Ma cosa succede quando il ruolo di sequestratori diventa più grande di loro?
anonimasequestri è un progetto sul conflitto identitario di una generazione orfana di una lingua e di una cultura, ma succube del fantasma di una reputazione perduta. In un tavolo da provino, anche luogo per organizzare il prossimo colpo, la banda di criminali prova battute, studia piantine, registra dichiarazioni di intenti e redige manifesti, fra bottiglie di Ichnusa e foto di Valeria Marini.
anonimasequestri nasce dalla volontà di alcuni giovani artisti sardi di parlare ironicamente della difficoltà di esprimere un’identità artistica e personale, da isolati e banditi, anonimi e sequestrati.

Leonardo Tomasi (1996) si occupa di teatro e video. Ha lavorato come attore per Sardegna Teatro con Guido de Monticelli, Alessandro Serra, Giorgina Pi, Marco Sanna. Si forma con diversi workshop e programmi di alta formazione a cura di Laika, theatre of senses (presso ERT Fondazione), IDRA Factory, Frosini/Timpano, Fratelli Dalla Via. Partecipa a programmi di residenze creative come R-Evolution e DeStructura, e porta avanti una ricerca sulle strutture ludiche applicate alle arti performative. Il suo ultimo lavoro, KEBAB, vince la residenza IDRA Factory e debutta presso il Wonderland Festival nel 2022.

La foto è di Malì Erotico

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Restituzioni pubbliche:

giovedì 23 novembre ore 8.30
venerdì 24 novembre ore 9.30
venerdì 24 novembre ore 20

Residenze per Artisti nei Territori

Pietro Giannini

4-18 dicembre 2023

Residenza Artistica per LA COSTANZA DELLA MIA VITA

Progetto Residenze per Artisti nei Territori realizzato con il contributo di MIC, Regione Emilia Romagna, Teatro Due Mondi.

Segnalazione Speciale Premio Scenario 2023

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Motivazione della Giuria
Il linguaggio della favola, per intraprendere strade visionarie e tradurre in metafore accettabili una autonarrazione altrimenti insostenibile. Solo in scena, Pietro Giannini assume il punto di vista di un bambino di 9 anni per scavare le radici autobiografiche di una storia che riemerge con lo stupore di un racconto immediato, che spiazza e devia, confonde e trasfigura, nega e dissolve, affollando la scena di visioni evocate dalla sola parola, fino a svelare la verità di una frattura che precipita dall’universo fantastico per farsi squarcio di realtà.
La costanza della mia vita è uno spazio vuoto, abitato da una presenza scenica che si impone di per sé, senza orpelli né ausili scenografici, con il coraggio di una immersione nel profondo alla quale il teatro fornisce forse l’unica via possibile, consegnandola agli spettatori in una dimensione di sospensione temporale che si infrange d’un tratto nel ritmo implacabile di un timer a scandire il crescere di una tensione alla fine condivisa.
È così che l’esperienza del lutto diventa capacità di racconto.

LA COSTANZA DELLA MIA VITA

di e con Pietro Giannini

C’è una famiglia che si sfalda lentamente. Ci sono due genitori, entrambi cambiati. C’è una sorella che è partita. C’è la Signora del pongo con i suoi omini cattura segreti, Paolo che ama dormire. E poi c’è un figlio, che è anche un fratello e che è un bambino, che racconta una storia in apparenza elementare.

La costanza della mia vita è il racconto di un costante processo di separazione famigliare, il tutto filtrato da occhi e orecchie ancora abituati alle favole. Il protagonista del monologo assiste inerme agli eventi che colpiscono lui e chi gli sta intorno, obbligandolo ad entrare precocemente nel complesso mondo dei grandi. Il flusso di coscienza che si consuma sul palcoscenico è dunque un goffo tentativo di comprensione, una disperata e infantile negazione di ciò che è stato, nonché una protezione verso l’esterno e le sue brutture.

Pietro Giannini nasce a Genova, città in cui inizia a fare teatro sotto l’ala protettiva di Enrico Campanati. Nel 2019 inizia il suo percorso di formazione artistica presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, dove partecipa a varie produzioni; tra queste: Il negativo e il positivo, con la regia di Massimiliano Civica, e Noi, gli eroi, con la regia di Valentino Villa.
Nel 2022, al termine del triennio di formazione, mette alla prova la sua penna nello spettacolo Come la marmellata che non mangio mai, con la regia di Liv Ferracchiati. Nell’anno in corso proseguirà la su ricerca teatrale sul palcoscenico di Romaeuropa Festival con lo spettacolo La traiettoria calante.

La foto è di Malì Erotico

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Restituzioni pubbliche:

venerdì 15 dicembre ore 9.30
venerdì 15 dicembre ore 20
sabato 16 dicembre ore 11.30

Progetto Residenze per Artisti nei Territori realizzato con il contributo di MIC, Regione Emilia Romagna, Teatro Due Mondi.

Progetto Epifanie delle Residenza

RESIDENZA DELLO SPETTATORE – LA RELAZIONE

domenica 5 novembre ore 15-20

Casa del Teatro via Oberdan 7A Faenza

Un pomeriggio di dialoghi e piccoli esercizi di sguardo e consapevolezza sul nostro rapporto con gli altri (artist* e altr* spettator*), a teatro. Molti buoni esempi dalla storia dell’arte e del teatro del Novecento, e non solo. E, a metà pomeriggio, una merenda insieme.
A cura di Michele Pascarella, critico e studioso di teatro.
  • partecipazione gratuita
  • prenotazioni: 0546 622999 | info@teatroduemondi.it

Progetto Epifanie delle Residenza

RESIDENZA DELLO SPETTATORE

14 maggio 2023

Nell’ambito del progetto “Epifania delle Residenze” la Casa del Teatro ha accolto per la seconda volta un’occasione di confronto, riflessione, elaborazione di un gruppo di spettatrici e spettatori, con la presenza del critico teatrale Michele Pascarella.
Un intenso pomeriggio di dialoghi e piccoli esercizi sul nostro rapporto con IL TEMPO, a teatro e non solo.

Progetto Residenze per Artisti nei Territori realizzato con il contributo di MIC, Regione Emilia Romagna, Teatro Due Mondi.

ARCHIVIO Casa del teatro

le proposte delle passate stagioni