Residenze alla Casa 2024
una casa abitata
Attraverso un bando, la Regione Emilia-Romagna ha selezionato il Teatro Due Mondi per il triennio 2022-2024 come uno dei cinque progetti di Residenze per Artisti nei Territori. Nella selezione si è valutato, in particolare, il profilo qualitativo del soggetto proponente e delle figure professionali coinvolte, il progetto di accompagnamento artistico e la capacità di sviluppare azioni innovative con altri progetti di residenza, oltre che partenariati e reti progettuali per l’inserimento e l’accompagnamento degli artisti o delle compagini in residenza, nel contesto del sistema territoriale e nazionale dello spettacolo. Le residenze artistiche, riconosciute dal 2014 dal Ministero della Cultura, che le sostiene attraverso un cofinanziamento Stato-Regione, sono luoghi di creazione e di sperimentazione, che favoriscono la mobilità degli artisti e quindi il rinnovamento dei processi creativi, importanti per il teatro, la danza e la scena contemporanea e funzionali al ricambio generazionale.
PROGETTO RESIDENZE PER ARTISTI NEI TERRITORI 2024
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Il Teatro Due Mondi è socio dell’Associazione Scenario dal 2000 ed è quindi impegnato in un lavoro di rete nazionale nel collaborare alla individuazione e promozione di artisti appartenenti alle nuove generazioni, sulla base di questa appartenenza dal 2018 abbiamo stretto un patto con il Premio Scenario per sostenere, attraverso le Residenze alla Casa del Teatro, tre formazioni finaliste indicate dai Soci dell’Associazione (tra cui ovviamente anche noi).
Dal 1987, anno della sua fondazione, il Premio Scenario si impone come anomalia nel panorama teatrale, basandosi sul supporto e l’impegno dei soci promotori – tutte compagnie e teatri di innovazione – dimostrando, non senza impedimenti, che promuovere dal basso il teatro “giovane” è possibile, pur tra mille difficoltà.
Il nostro progetto vuole continuare a impegnarsi a sostegno del Premio Scenario per il triennio 2022-2024 supportando annualmente tre formazioni teatrali under 35 emerse dal Premio Scenario (da individuare di concerto con l’Associazione Scenario) offrendo loro opportunità di residenza artistica presso la sede del Teatro Due Mondi – la Casa del Teatro- per la durata di quindici giorni per ciascuna formazione, nel quadro del completamento creativo dei rispettivi spettacoli.
Premio Scenario infanzia e adolescenza 2024 – 10a edizione
Il Premio Scenario infanzia e adolescenza si rivolge a giovani di età inferiore ai 35 anni, non appartenenti a strutture socie di Scenario né a formazioni riconosciute e sovvenzionate dal Ministero (MiC).
L’Associazione Scenario ETS promuove la decima edizione del Premio Scenario infanzia e adolescenza che nasce allo scopo di incentivare nuove idee, progetti e visioni per un teatro rivolto ai nuovi spettatori.
Il Premio Scenario infanzia e adolescenza inaugura, a partire dalla presente edizione, un doppio percorso concorsuale, che si rivolge a progetti destinati a due distinte fasce di età: dai 3 anni e dagli 11 anni. Un cambiamento nella continuità, che istituisce un duplice premio e rappresenta quindi un ulteriore incentivo per originali percorsi di ricerca nell’ambito dei linguaggi rivolti all’infanzia e all’adolescenza.
In collaborazione con Fondazione Teatro Metastasio, Teatro Due Mondi, L’arboreto – Teatro Dimora e Hystrio Festival.
Scenario infanzia si propone di favorire originali percorsi di ricerca nell’ambito dei linguaggi rivolti all’infanzia e all’adolescenza, nella consapevolezza che l’universo dei bambini e dei ragazzi presenta necessità, tematiche, poetiche in continuo e veloce mutamento.
Il rinnovamento generazionale rappresenta una risorsa indispensabile per un settore che, nato all’insegna della ricerca (di nuovi linguaggi per nuovi spettatori), deve continuare a interpretare un immaginario giovanile in continua e rapida evoluzione, con gli strumenti dell’invenzione, della fantasia, dello stupore, oltre i limiti delle definizioni di “genere” e anche delle professionalità esistenti.
Il termine infanzia, che si è voluto associare al nome del Premio, non si intende legato all’età anagrafica (puerizia), ma piuttosto a una stagione dello spirito, che attiene al mutamento e alla ricerca costante, e quindi all’apertura e all’ascolto, al di fuori di consuetudini e categorie. Non teatro minore (o per un pubblico considerato minore), ma intrinsecamente senza confini, perché ancora da inventare nello sguardo aperto di uno spettatore “innocente”: non in-formato del linguaggio e delle convenzioni del teatro.
Lo scenario dell’infanzia vuole essere il teatro che ritrova la sua infanzia, o la condizione della sua nascita, in riferimento agli spettatori che custodiscono in sé l’attitudine allo stupore e alla sperimentazione tipici di questa stagione della vita. È il motivo per cui il Premio si riferisce a progetti rivolti a spettatori bambini, ragazzi, adolescenti.
La naturale vocazione del Premio Scenario è quella di selezionare, premiare e supportare PROGETTI, non spettacoli compiuti: progetti che hanno la caratteristica di poter spaziare tra diverse disciplini artistiche e di essere innovativi e alla ricerca di nuovi linguaggi.
I giovani che affrontano la produzione di uno spettacolo hanno sempre più bisogno sia di spazi di lavoro, di locali attrezzati dal punto di vista tecnico che di relazioni con professionisti esperti, maestri e tutor che abbiano a cuore la nascita del nuovo.
Ogni artista ospitato avrà, prima di realizzare la Residenza, un incontro approfondito con il direttore artistico e regista del Teatro Due Mondi, Alberto Grilli, che da quel momento assumerà il ruolo di tutor.
In questo incontro preliminare verrà stilato un piano di lavoro, un patto di collaborazione e tutoraggio che dipenderà dalle esigenze e dalle aspettative dell’artista ospitato.
L’accompagnamento prenderà quindi la forma che più risulterà utile al progetto, e potrà dotarsi di tutte le competenze e professionalità che il TDM mette a disposizione sia con i propri locali e la propria attrezzatura tecnica, sia col proprio personale.
Nel precedente triennio 2018/20 (a cui si è aggiunto il 2021 come anno ponte) abbiamo sviluppato la relazione con gli altri Titolari di Residenza della Regione Emilia-Romagna. Questo attento e proficuo confronto ci ha portato a realizzare un video collettivo che racconta le diverse esperienze sui territori, ma soprattutto ci ha portato a redigere un progetto comune per il prossimo triennio, un primo esempio Nazionale di percorso triennale comune e condiviso. Il titolo del progetto è: Epifania delle Residenze Sette Residenze Capitali, Progetto triennale dei titolari di residenza dell’Emilia-Romagna 2022/2024
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Questi gli artisti che ospitiamo alla Casa del Teatro proseguendo un felice rapporto di collaborazione con Associazione Scenario: dal 14 al 28 ottobre Natiscalzi DT con COSA HAI IN TESTA? (vincitore Premio Scenario infanzia 2024), dal 23 novembre al 7 dicembre Cicconi/Vono con TINTA – una storia autobiografica (vincitore Premio Scenario adolescenza 2024), dal 9 al 23 dicembre Sea Dogs Plus con C.I.U.R.M.A.! – Pendagli da Forca (menzione speciale Premio Scenario infanzia 2024).
Al termine dei periodi di residenza verranno organizzate due restituzioni pubbliche in orario mattutino con classi di ragazzi degli Istituti della città.
Gli incontri successivi alla visione della restituzione, coordinati da Alberto Grilli, direttore artistico del Teatro Due Mondi, presenteranno agli studenti le compagnie in Residenza, evidenziando il ruolo di tutoraggio e di accompagnamento che la Residenza avrà avuto sull’esito finale realizzato.
Residenze per Artisti nei Territori
Natiscalzi DT
Castelnovo di Sotto (RE)
14 – 28 ottobre 2024
Residenza Artistica per Cosa hai in testa?
Progetto Residenze per Artisti nei Territori realizzato con il contributo di MIC, Regione Emilia Romagna, Teatro Due Mondi.
Vincitore Premio Scenario infanzia 2024
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Motivazione della Giuria
Cosa hai in testa? custodisce la grazia dell’avvicinarsi con delicatezza alla sfaccettante interiorità che contraddistingue la specie umana.
I linguaggi della danza e della figura sono armonici messaggeri delle correnti emotive che si animano a vele spiegate. Dallo stupore al desiderio di spensieratezza e gioco, dagli inverni alle rinascite esistenziali, la vita si sfronda in attesa del suo rifogliarsi con cura e calore. Un’occasione preziosa per le nuove generazioni, e non, di lasciarsi toccare dalla vita, nei suoi fuochi di artificio, nei suoi slanci oltre i confini terrestri, nei suoi corvi neri che sorvolano e atterrano sui nostri terreni vulnerabili. Claudia ed Elena indagano con coraggio e rigore nelle pieghe più profonde dell’animo scoprendo una consistenza materica inaspettata, dura e friabile, un gesso bianco che risplende nelle oscurità e stimola un costante senso di meraviglia.
COSA HAI IN TESTA?
regia e coreografia Claudia Rossi Valli
con Claudia Rossi Valli, Elena Grappi
età: 6-10 anni
Descrizione del progetto
Liberamente ispirato all’albo illustrato Il bambino con i fiori nei capelli di Jarvis, Cosa hai in testa? racconta di quando siamo spensierati, di quando in testa abbiamo picnic di compleanno, fuochi d’artificio e passi di danza mozzafiato.
È anche la storia di un’amicizia tra due bambine, Ele e Vale, che sono le migliori amiche. Una delle due è un po’ speciale, forse diversa da tutti gli altri: al posto dei capelli ha rami e foglie, una chioma magica dalla quale può uscire tutto ciò che immaginano. Le due amiche navigano a vele spiegate sul veliero della loro fantasia, finché un giorno qualcosa cambia: un corvo nero volteggia sopra di loro e, una ad una, le foglie sulla testa di Vale cadono.
Spesso le cose belle sono anche le più delicate, e a tutti, grandi e bambini, capita di dover attraversare passaggi dolorosi: allora abbiamo in testa solo pensieri in bianco e nero e ci sentiamo nodosi e pieni di spine.
Cosa hai in testa? attraversa con delicatezza il mondo complesso delle emozioni, per mostrare che è normale incontrare momenti difficili ma che a ogni inverno segue una primavera, sottolineando l’importanza dell’empatia e il ruolo fondamentale che hanno coloro che ci amano nel sostenerci nel nostro percorso di crescita.
Claudia Rossi Valli si forma al corso di teatro danza della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e nel 2012 vince una borsa di studio per l’American Dance Festival (USA). Danza per Compagnia Tiziana Arnaboldi (CH), Compagnia Zappalà Danza (IT) e Compagnia Abbondanza/Bertoni (IT). Nel 2016 fonda insieme a Tommaso Monza la Compagnia Natiscalzi DT.
Elena Grappi è danzatrice per Natiscalzi DT dal 2022. È insegnante certificata Dance Well – movement research for Parkinson.
La foto è di Malì Erotico
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Restituzioni pubbliche: date in via di definizione
Residenze per Artisti nei Territori
Cicconi/Vono
Milano
23 novembre – 7 dicembre 2024
Residenza Artistica per TINTA- una storia autobiografica
Progetto Residenze per Artisti nei Territori realizzato con il contributo di MIC, Regione Emilia Romagna, Teatro Due Mondi.
Vincitore Premio Scenario adolescenza 2024
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Motivazione della Giuria
Un racconto intimo, profondo, che per un lungo tempo non trova le parole per essere espresso perché manca il fiato. Una storia privata che viene liberata grazie alla sua conoscenza. La storia di una ragazza di sedici anni, del suo viaggio dal Sud al Nord e poi di nuovo al Sud. Una altalena di vicende, di soprusi, di affermazioni che rimane nel più profondo dell’animo fino al giorno in cui la nonna non decide che è giunto il momento di rispettarsi e farsi rispettare accettando di registrare il suo vissuto. Un atto forte, che sfida il pudore e sceglie il teatro come custode della memoria, un atto spontaneo che, dalla più profonda intimità, sfocia nello spazio pubblico. In scena pochi elementi: una cima da ormeggio che è anche un gomitolo, un filo di Arianna che può portare lontano nella memoria, ma anche farci tornare alle nostre origini di popolo di emigranti. Una favola nera, disincantata, reale, portata in scena dalla nipote Eleonora.
TINTA – una storia autobiografica
da un’idea e una storia autobiografica di Eleonora Cicconi
drammaturgia e regia Verdiana Vono
con Eleonora Cicconi
età: 14-18 anni
Quando ho compiuto sedici anni mia nonna mi ha portata con lei a Toronto per farmi conoscere un tassello doloroso del suo passato. Lei aveva già fatto questo viaggio. Era partita su un transatlantico dalla Sicilia per andare a incontrare mio nonno, con cui si era appena sposata per procura.
Un’avventura romantica che vista da vicino si rivela una favola nera. La ragazza attraversa mille ostacoli e per cavarsela segue il filo della sua passione, il cucito. Un pomeriggio la nonna racconta la sua vita alla nipote. La sua voce registrata svela segreti, desideri e sogni infranti.
Dare voce a questa storia è per noi, nonne, figlie, nipoti, un rito di consapevolezza.
Eleonora Cicconi si diploma all’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Scrive In qualunque posto mi trovi, vincitore de La Giovane Scena delle Donne 2018, e La costellazione del criceto, che riceve il sostegno di Artisti Associati FVG. Fa parte della compagnia Palinodie e collabora con Opera Liquida come formatrice e attrice presso la Casa di reclusione di Milano Opera.
Verdiana Vono si laurea in Lettere classiche all’Università di Milano. Frequenta il corso di perfezionamento Dramaturg Internazionale della Scuola di Teatro Iolanda Gazzero presso Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale. È co-direttrice della compagnia teatrale Palinodie. Nel 2016 partecipa al Festival di Shanghai con lo spettacolo Ballad to Shakespeare. Nel 2019 rappresenta l’Italia al Festival d’Avignon. Nel 2019 Brucia il mito riceve la menzione al premio La Escritura de la diferencia. Nel 2023 il suo testo L’Anno del Topo è finalista al Premio Hystrio Scritture di Scena.
Eleonora e Verdiana si incontrano quando Eleonora inizia a lavorare con la compagnia Palinodie. La collaborazione artistica si consolida con lo spettacolo Tinta, dove insieme portano avanti la ricerca sulla permanenza nel presente di una storia di migrazione.
La foto è di Malì Erotico
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Restituzioni pubbliche: date in via di definizione
Residenze per Artisti nei Territori
Sea Dogs Plus
Foligno (PG)
9-23 dicembre 2024
Residenza Artistica per C.I.U.R.M.A.! – Pendagli da Forca
Progetto Residenze per Artisti nei Territori realizzato con il contributo di MIC, Regione Emilia Romagna, Teatro Due Mondi.
Menzione Speciale Premio Scenario infanzia 2024
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Motivazione della Giuria
Il dialogo ritmico e fortemente ironico della compagnia Sea Dogs Plus rappresenta il racconto di due bambini pirati troppo cresciuti e di un pappagallo femmina, parlante e capitano, alla ricerca di un tesoro su un galeone che non c’è, ma non lo sa. Il viaggio raccontato diventa un omaggio alla fantasia in cui i pirati, simbolo di autenticità e aderenza alla natura selvaggia, lontani dai canoni stereotipati della società, ci narrano l’importanza della cura dell’ambiente e dell’altro, attraverso la trasmissione dei valori dell’amicizia e della solidarietà, in un clima di educazione all’emozione che non cade mai nella superficialità. Il gruppo, attraverso l’utilizzo di materiali di riuso, del teatro d’attore e del linguaggio dei pupazzi, porta in scena un gioco pregno di significato con ritmi comici incalzanti.
C.I.U.R.M.A.! – Pendagli da Forca
di e con Francesco Bianchi, Silvio Impegnoso, Arianna Primavera
drammaturgia Francesco Bianchi, Silvio Impegnoso
età: 6-10 anni
Silvio e Francesco sono due bambini “troppo cresciuti”, due adulti che sognavano di fare i pirati ma che sono diventati grandi senza realizzare il loro sogno. L’irruzione nelle loro vite di un pappagallo parlante femmina venezuelano porta loro come per magia una seconda possibilità di vivere le avventure che non hanno mai vissuto. L’animale, infatti, dopo una rocambolesca evasione dallo zoo cittadino, vuole mettere insieme una ciurma di pirati per andare a cercare un tesoro, del quale ha rubato la mappa. Solo il coraggio, lo spirito di gruppo, il gusto per l’avventura, e tutti i valori della pirateria potranno aiutare l’improbabile ciurma a ritrovare il tesoro e riscattare così insieme i sogni d’infanzia perduti.
Nelle isole che incontreranno nel corso della loro ricerca, i tre si troveranno davanti a situazioni di ingiustizia: oppressione delle culture locali, distruzione dell’ambiente, negazione del legame umano e dell’amicizia in nome della competizione. Bisognerà affrontarle con quell’anticonformismo, quel gusto per la libertà e quel pizzico di spavalderia che solo dei veri pirati possono avere, per poter trovare su ogni isola un indizio che li avvicinerà al tesoro.
Il pirata per noi è, al di là di ogni ricostruzione storica, un simbolo di autenticità e di aderenza alla propria natura “selvaggia”, oltre i canoni e gli stereotipi della società. Vorremmo coinvolgere i bambini in questa avventura con noi, bambini che sono anch’essi dei pirati, in quanto meno “amputati” di noi adulti dalle costrizioni della società e in grado di esistere pienamente, con tutte le loro contraddizioni: buoni e cattivi, paurosi e spericolati, ingiusti e capaci di grandi atti di altruismo, e sempre con un indistruttibile gusto per la verità.
La compagnia Sea Dogs si forma nel 2020 a partire da processi artistici che si sono incrociati e che hanno dato vita all’esigenza di proporre un lavoro che guardi tanto ai linguaggi contemporanei quanto all’essenza elisabettiana del teatro. È composta da artisti e artiste che condividono non un luogo d’origine, ma un bisogno, quello di superare la dicotomia classico/contemporaneo, e di fare un teatro vivo, plurale, rivoluzionario.
Per il progetto C.I.U.R.M.A.! – Pendagli da forca, i Sea Dogs si arricchiscono dell’attore Silvio Impegnoso, diventando Sea Dogs Plus.
La foto è di Malì Erotico
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Restituzioni pubbliche: date in via di definizione