SPETTACOLI ALLA CASA 2023/24
UN TEATRO DI APPRODO
E al fine, eccomi in porto. Ancor mi resta
negli occhi uno stupor truce, una truce
visione, il terror de la tempesta;
ma svaniran ne la tranquilla luce.
È certo, intanto, che son salvo, in porto.
Logorato, ma salvo
Luigi Pirandello, Approdo
Vogliamo continuare, come Casa del Teatro, a essere porto sicuro per i tanti travolti dall’acqua, quella dei mari e quella dei fiumi; essere un luogo dove poter lasciare dietro di sé le tempeste della vita anche solo per il tempo di uno spettacolo, di un incontro, di un racconto. Di un sorriso.
La Casa del Teatro vuole aprire le porte a un nuovo pubblico e per facilitare la frequentazione a tutti i cittadini abbiamo fissato il costo del biglietto, con un gesto non solo simbolico, a soli 2 euro.
Per gli spettacoli i posti sono LIMITATI, consigliamo di prenotare allo 0546 622999 o sul sito www.teatroduemondi.it/news/ o il giorno dello spettacolo al 331 1211765.
Nel foyer del teatro troverete una mostra con le stampe di opere di artisti ucraini e russi. Abbiamo deciso di devolvere la somma, raccolta nel 2021 grazie alla generosità dei nostri spettatori, all’organizzazione Artists at risk che aiuta in maniera diretta e concreta artisti cui la vita e la libertà sono minacciate.
LA CASA DEL TEATRO OSPITA
ACCADEMIA PERDUTA ROMAGNA TEATRI
TEATRI D’INVERNO
CANDIDO
Prima nazionale
per ragazzi e famiglie
In Vestfalia, in uno splendido castello “dotato anche di porte e finestre”, di proprietà del Barone di Thunder-ten-Tronckh, il più grande signore “della provincia e perciò del mondo”, vive un giovane dal carattere ingenuo e sincero, di nome Candido… Così inizia il libro delle avventure di Candido, immaginario protagonista a cui Voltaire affida il compito di dimostrare ai filosofi del suo tempo per quale ragione il mondo in cui viviamo non sia il migliore dei mondi possibili. Sono tre gli attori che contano i personaggi e le storie, che cantano, suonano e accompagnano il pubblico lungo questo viaggio sorprendente, ricco di comicità lieve e di lievi pensieri. Ma sulla scena si moltiplicano per dar vita ai molti personaggi che popolano le avventure di Candido.
A seguire brindisi per l’apertura della stagione
Dialogo
In occasione della prima nazionale di Candido, persone che da diverse prospettive abitano i possibili rapporti tra filosofia, infanzia e letteratura (i tre poli tematici a partire dai quali lo spettacolo del Teatro Due Mondi è stato creato), condividono e scambiano con il pubblico pratiche e pensieri.
con Rocco Ronchi, filosofo / Giulia Negrini, Teacher in Philosophy for Children / Cesare Moreno, Presidente Associazione Maestri di Strada, Napoli / Ruggero Sintoni, direttore artistico Accademia Perduta/Romagna Teatri / Alberto Grilli, regista e direttore Teatro Due Mondi
modera il critico teatrale Michele Pascarella
CANDIDO
Prima nazionale
per ragazzi e famiglie
In Vestfalia, in uno splendido castello “dotato anche di porte e finestre”, di proprietà del Barone di Thunder-ten-Tronckh, il più grande signore “della provincia e perciò del mondo”, vive un giovane dal carattere ingenuo e sincero, di nome Candido… Così inizia il libro delle avventure di Candido, immaginario protagonista a cui Voltaire affida il compito di dimostrare ai filosofi del suo tempo per quale ragione il mondo in cui viviamo non sia il migliore dei mondi possibili. Sono tre gli attori che contano i personaggi e le storie, che cantano, suonano e accompagnano il pubblico lungo questo viaggio sorprendente, ricco di comicità lieve e di lievi pensieri. Ma sulla scena si moltiplicano per dar vita ai molti personaggi che popolano le avventure di Candido.
GIOVANNA – STORIE DI UNA VOCE
un documentario di Chiara Ronchini
Da anni, Giovanna Marini racconta in musica la storia d’Italia e le sue storie. Dal 1958 compone, raccoglie e interpreta canti della tradizione orale tessendo una cronaca «altra» del nostro Paese, fatta di voci, persone e percorsi dal mondo degli ultimi e degli esclusi. La sua voce è sorprendente, il suo percorso artistico fuori da ogni schema o scuola. Seguendo il lavoro di Giovanna Marini, il film tesse una storia antropologica e sociale dell’Italia, tra immagini d’archivio e contemporanee, ricostruendo una memoria che nelle pieghe del passato scorge infinite possibilità per il futuro.
Ospite in sala la regista Chiara Ronchini
CALCINCULO
Calcinculo è uno spettacolo dove le parole prendono la forma della musica, un avanspettacolo di illusioni che si sgretolano: fame di successo, di denaro, liberistica trasparenza, suprematismo delle leghe. È il delirio paranoico di un mondo che elegge a guida la paura percepita. Abbiamo deciso che è arcaico esprimere un’opinione all’interno di una collettività negli ambiti che ci competono, ma commentiamo qualunque notizia schermati da uno schermo. Calcinculo è uno spettacolo che vuole fotografare il nostro oggi. Le sue perversioni e le sue fughe da sé stesso. La sua incapacità di immaginare un futuro, di sognarlo, di tendere verso un ideale, di credere.
MIA NONNA ERA UNA SIRENA
per ragazzi e famiglie
Una giovane ragazza croata di nome Mare fa un patto con la perfida Strega del mare, More Vjestica, per poter fuggire dalla guerra. In cambio della sua voce le trasforma le gambe in una coda di sirena. Mare nuota tutta la notte, attraversando l’Adriatico fino a giungere alle coste italiane dove come mette piede a terra, le ricrescono le gambe. Come d’accordo con la Strega, lei non potrà mai più toccare l’acqua altrimenti ritornerà ad essere per sempre una sirena. Inoltre non avrà mai più la sua voce, il prezzo da pagare per poter attraversare il mare, a meno che non riceverà il bacio del vero amore. A soccorrerla sarà un giovane soldato italiano, Mazzini. Tra loro è amore a prima vista, e come in tutte le favole, grazie al bacio del vero amore le ritornerà la voce.
RIMBAMBIMENTI
Una conferenza esplosa, un mix incosciente tra musica tecnologica, teatro di figura, divulgazione scientifica e parole in libertà, un TED Talk senescente in salsa punk. La performance parte come una conferenza sul tempo da parte di un presunto scienziato, il suo doppio marionettistico affetto da Alzheimer e un assistente musicista, e scivola verso un concerto/spettacolo che, allineandosi alle concezioni di tempo e materia della fisica quantistica, smonta inevitabilmente ogni ordine e logica causale. Tra spiegazioni rigorose e discorsi a vanvera, il conferenziere dimentica la sua parte, cerca di ricostruirla attraverso appunti e oggetti sulla scena dei quali fatica a ricordare l’utilità, fino a perdere ogni cognizione di sé e degli altri, in un processo inarrestabile verso la dissoluzione e l’entropia.
SALUTI DALLA TERRA
Questa casa è in fiamme? O siamo noi a cuocerci lentamente, come rane ignare, nella pentola che abbiamo acceso? Cosa sappiamo e non vogliamo credere? Di cosa ci preoccupiamo davvero? Dal ghiaccio per gli spritz, alla plastica galleggiante dentro le nostre vite fino ai ci pensiamo domani.
Il rischio, parlando di emergenza clima, è di fermarsi ancor prima di iniziare. Forse, come il Barone di Münchhausen, ci salveremo dalle sabbie mobili tirandoci fuori per i capelli. Milioni di giovani si muovono e chiedono un cambiamento radicale nel nostro stile di vita. La Terra non ci appartiene, siamo noi che apparteniamo alla Terra.
PIAZZA APERTA
Piazza aperta è un incontro, è un dialogo. Una piazza che si apre all’entusiasmo, alla foga, al desiderio impellente e selvaggio di cantare la vita. È un posto caldo il giorno, intimo la sera, antico ma pronto a nuovi cambiamenti. È un viaggio vocale e strumentale guidato da dieci composizioni che traggono ispirazione dagli universi musicali tradizionali del sud Italia. Attraverso le sonorità e la poesia dei dialetti questo progetto è la voglia di ritrovarsi, di condividere una musica inedita che cerca l’invenzione, la gioia sempre, la poesia o lo scherzo a volte, ma che sempre sa toccare il cuore. L’occasione di condividere anni di ricerca sulla voce, le sue declinazioni tra colori popolari, naturali, moderni o che evocano anche il bel canto, riflettendo la molteplicità delle identità culturali italiane.
SE POTESSI VOLARE
Scoprire da dove si viene, trovare la propria identità e conoscere la propria eredità. La storia che viene narrata è quella autentica di un uomo nato nel Salento e poi emigrato. Racconta di una vita segnata dal destino in un passato fatto di Sud e Nord, di famiglie, di emigrazione, di fede, di guerra, di malattia e amore. L’uomo ha la parola per raccontare, per trasmettere memoria. Siamo anelli di una catena di generazioni che non devono dimenticare. Come sopravvivere in un mondo che non ha rispetto verso l’altro e diventare un passaggio tra le generazioni e trasmettere amore. Camminava con una gamba sola, ma voleva sfidare il mondo, lui avrebbe voluto volare e forse alla fine ci è anche riuscito.
ARCHIVIO Casa del teatro
le proposte delle passate stagioni